KELLEREI EISACKTAL

La Cantina Valle Isarco

La più piccola e giovane delle cantine produttori dell’Alto Adige sorge in un’area viticola tra le più speciali: la Valle Isarco, il terroir più settentrionale d’Italia.

di Angelo Carrillo

135 soci per 165 ettari vitati distribuiti tra 11 comuni – Varna, Bressanone, Funes/Tiso, Velturno, Chiusa, Laion, Castelrotto, Villandro, Barbiano, Fié e Renon –  guidati da qualche tempo da un giovane team rinnovato e dinamico: il direttore Armin Gratl, la responsabile comunicazione Alexandra Erlacher e, soprattutto, Hannes Munter, il giovane Kellermeister che ha portato nuovo slancio e idee in cantina.  L’ultima, oltre alla nuova sala degustazione e la creazione di una “camera del tesoro” con le vecchie annate, un fusto in granito scavato, di oltre 900 litri per le vinificazioni più ambiziose.

Fondata nel 1961 nella fase espansionistica degli anni 60 che però metteva ai margini le realtà più piccole e periferiche, l’Eisacktaler Kellerei vede la luce a Maso Reinthalerhof grazie al contributo di 24 viticoltori locali. Nel 1978, dopo alterne vicende e una copiosa nevicata che nel 1975 aveva fatto crollare il capannone, lo stabilimento viene trasferito negli attuali locali aziendali, accanto all’uscita di Chiusa dell’autostrada del Brennero. Una scelta strategica che colloca la cantina al centro della lunga valle, mediandone le caratteristiche davvero fuori dall’ordinario. La zona di produzione che si sviluppa lungo il corso del torrente Isarco si estende a nord fino a Novacella/Bressanone, comprende Chiusa/Sabiona e termina nella Valle Isarco meridionale, raggiunge altezze da 300 a 950 m con una grande varietà di condizioni geologiche e di terreni. Nel bacino di Novacella predomina il granito (usato anche per i fementino). Più a sud si afferma invece la fillade quarzifera. Questa roccia simile all’ardesia si disgrega abbastanza facilmente e dà quindi vita a quei terreni ricchi di minerali che conferiscono ai vini della Valle Isarco il particolare carattere. Nella zona di Chiusa la composizione minerale del terreno cambia per la presenza di una roccia intrusiva del genere delle dioriti, detta „diorite di Chiusa“. Infine, nella Valle Isarco inferiore, che corrisponde alla zona di produzione più meridionale della Cantina Produttori Valle Isarco, si incontrano diversi tipi di formazioni porfiriche vulcaniche. Una attenta zonazione determina anche la scelta dei vitigni da piantare.

La ricchezza “minerale” è forse la caratteristica più importante di quest’area produttiva insieme al clima quasi continengtale. Qui, infatti si coltivano da sempre varietà “nordiche” solitamente non presenti nel resto della regione o dell’Italia. Si va dal Müller Thurgau, a Kerner e Riesling, che caratterizzano i vigneti settentrionali mentre nella parte centrale troviamo invece Sylvaner, Ruländer, Gewürztraminer e Veltliner. Quindi, spingendosi a sud, Sauvignon, Chardonnay, Pinot bianco, e le varietà rosse come Pinot nero e la Schiava. Una materia prima fuori dal comune.

Ed è proprio l’ambizione l’ingrediente che il nuovo team ha aggiunto ai vini che di per se parlano da soli. E non solo più per l’eccezionale rapporto qualità prezzo. La stoffa del grande vino qui è naturalmente di casa visti i presupposti del terroir.  Lo scopriamo nella nuova terrazza di degustazione realizzata a Tiso, tra i vigneti scoscesi di una viticoltura millenaria ed eroica. I bianchi di impronta nordica la fanno da padrone a partire dal Müller Thurgau, forse uno dei primi apripista per l’inversione che ha portato a spostare il baricentro produttivo dai rossi ai bianchi in meno di una generazione.

Qui oggi si producono i dieci varietà bianche. La predominanza di kerner e sylvaner. Entrambe crescono a Chiusa, dove si trova anche uno dei vigneti più prestigiosi della cantina, quello del monastero di Sabiona.

In generale, il sylvaner cresce in terreni più bassi, tra i cinque e i settecento metri, ed esposti a sud, mentre il kerner ama altitudini maggiori, fino ai mille metri, dove le uve maturano più tardi, da fine settembre fino a metà ottobre.  Lì si trovano terreni più leggeri, un clima più freddo e grandi sbalzi termici, che conferiscono ai vini lo stile tipico della valle fatto di acidità, mineralità e freschezza.

Il Sylvaner Sabiona fermenta sulle bucce in serbatoi in acciaio inox, successivamente in tonneaux. Segue una maturazione sulle fecce nobili in tonneaux per 15 mesi, dopodiché il vino matura per ulteriori 9 mesi in bottiglia. Il colore è fresco e invitante e va da verde a giallo chiaro. Al naso spiccano i sentori fruttati di mela, pera e banana. Complesso in bocca e particolarmente fresco e succoso.

Altro cavallo di Battaglia, il Kerner Sabiona 2018 col suo tono giallo chiaro esalta le caratteristiche della categoria con un naso intenso, aromatico, con sentore di albicocca e pesca. In bocca è speziato e fresco

La linea Aristos parte dal Sylvaner Aristos 2019 che pur in una versionemeno esclusiva si dimostra un vero campione di eleganza e armonia. Giallo verdognolo, fruttato con sentore di pesca e mela verde, ha sapidità da vendere e freschezza a sostenerla

Müller Thurgau 2019 ha profumo intenso, gradevolmente aromatico, minerale, bouquet con sfumature di frutti esotici e noce moscata. Sapido e fresco in bocca.

Il Grüner Veltliner 2019, dai profumo delicati e armoniosi vira immediatamente sulle note floreali ed erbacea. Piacevolmente speziato, fresco e leggermente aromatico il finale.

Il Pinot Grigio 2019, spicca per eleganza e piacevolezza. Raffinato, con note di pera e mela, in bocca è pieno e rotondo.

Il Sauvignon 2019 ha uno stile quasi classico con le note erbacee molto intensa. Aromatico, con sentore di ortica e uva spina Sapore fresca acidità, intenso, pieno.

Il Riesling 2019, elegante e minerale, con sentore di pesca, albicocca e mela cotogna ha sapore fresco, fine, speziato, struttura notevole e raffinata.

Il Kerner 2019 è un vino di carattere con sentori di pesca. Struttura piena e vivace, speziata.

Il Pinot Bianco 2019 floreale, con note di mela verde, pera e mela cotogna. Sapido.

Il Gewürztraminer Aristos 2019 infine offre una gamma olfattiva quasi esotica, speziata e zenzerosa; in bocca prosegue con tipiche e sapide sensazioni minerali chiudendo con un finale generoso.

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